Grande mostra permanente di arte, artisti ed espressioni artistiche, nessuna esclusa

Emanuele Montanucci

Biografia

Emanuele Montanucci nasce a Catania nel 1988. Vive e lavora ad Acireale (CT). Nel 2005 prende parte alla Mostra Collettiva “Arte e Sport” presso i locali del Collegio Santonoceto di Acireale. Nella stessa città consegue, nel 2006, il diploma di maturità artistica presso il Liceo Artistico “Filippo Brunelleschi”. Nel 2007 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, nel corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali. Nel 2010 partecipa all’Ottava Edizione della Mostra Collettiva organizzata dal Centro Internazionale Artisti Contemporanei (CIAC) presso le Sale del Bramante a Roma. Nel 2011 si accosta alla scrittura e consegue, 2012, il Primo Premio nell’ambito del Concorso Letterario “Scriviamoci con cura” bandito dal CRO di Aviano (PN), con la pubblicazione del racconto premiato. Due anni dopo vede pubblicato un altro racconto sul sito web della casa editrice “Nuove Edizioni Bohèmien”. Nel 2014 il Teatro Verdi di Maniago (PN) ospita una sua mostra personale nell’ambito dello Spettacolo di beneficienza “Attimi di vita” organizzato dall’Associazione “Studiodanza” di Maniago. Nel 2016 consegue la Qualifica per la Professione di Scenografo presso C&B Soc. Coop. Soc. di Catania e prende parte alla Mostra dei finalisti del II° Concorso Nazionale di Arte Attuale “Cambiamenti” promosso da Eneganart con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e alla presenza del Presidente del Consiglio della Regione Toscana Emilio Giani e del critico d’arte Achille Bonito Oliva. Nel 2017 il Comune di Acireale ospita la Mostra Personale “GENESICULO” . Nel 2018 partecipa alla Collettiva d’Arte Contemporanea “IMPRESSUM” organizzata da “Artisti Italiani” presso il Museo “Emilio Greco” di Catania, alla Mostra dei finalisti del Concorso “L’esotico non è mai casa mia – il viaggio” organizzata da “Circuiti Dinamici” di Milano e consegue il Premio riservato alla sezione giovani nella Quinta Edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciuti” organizzato dal Comune di Zafferana Etnea (CT). Nel 2020 è tra i finalisti al LXIV Premio Cascella “Green Economy”, Ortona (CH). Dal 2019 al 2020 lavora all’illustrazione di un mazzo di carte divinatorie con immaginario orientale per il progetto “Le Carte di Saraswatī” in collaborazione con i praticanti di Tantra del Tempio Hindu Sri Lakshmi Narayana. Nel 2021 prende parte alla Prima ricognizione dei Giovani Artisti del Mediterraneo, Concorso Nazionale voluto dall’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento. Alcune delle sue opere appartengono a collezioni private italiane, europee e statunitensi.

 

Contatti

Sito Internet:

E-mail: montanucciemanuele@tiscali.it

E-commerce:

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/emanuele.montanucci

 

Visione artistica

Nell’autunno del 2010 un evento importante mi indusse a pensare che l’arte non è arte se non guarisce. Ma facciamo un salto nel passato, negli anni in cui schiacciavo la punta dei Carioca per dargli la sembianza dei pennelli: avevo sei anni e da quel momento non ho mai smesso di dipingere. La mia formazione artistica è stata eterogenea e piena di contraddizioni. Patologicamente autodidatta, la mia struttura artistica ha visto alternarsi intuizioni personali e periodi di studio e sperimentazione. Per tutta l’infanzia i miracoli della natura sono stati la mia più grande attrazione, dall’imprevedibile mutabilità dei paesaggi al territorio incantevole che mi ha accolto e in cui sono cresciuto, dall’architettura degli edifici religiosi agli agenti atmosferici. Realizzavo un disegno al giorno con paesaggi ispirati alle gite domenicali e alla quotidianità, ma del tutto nuovi, associando al vissuto il presente attraverso le sensazioni metereopatiche del momento. Nel 2002 decisi di iscrivermi al Liceo Artistico. Qui ebbi modo di affinare quanto avevo appreso da autodidatta, mentre lo studio approfondito della storia dell’arte influenzò la mia produzione personale. A questo periodo risale infatti il segmento più eterogeneo del mio percorso, dove il paesaggio e il vedutismo persistettero, ma subirono più volte l’impronta impressionista. E quando la necessità di unire realtà e sogno si faceva impellente, i colori, i toni e le forme del paesaggio assumevano un carattere metafisico e surrealistico. Non mancarono momenti sperimentali ispirati alle avanguardie artistiche di inizi Novecento. Nel 2007, dopo il liceo, decisi di iscrivermi alla Facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’Università di Catania. L’idea era di abbandonare la pittura ma, più frequentavo i corsi, più la mia impellenza restava proprio quella di dipingere. Tra il 2009 e il 2010 finii per esserne assorbito totalmente, me ne resi conto quando iniziai a credere che il mondo fosse un dipinto dinamico dove l’esistenza si limitava soltanto a ciò che i miei occhi potevano vedere e che l’autore di tutto questo fosse il mio intelletto. Le persone, il mondo circostante, la sua storia, le esplorazioni umane, le guerre, i grandi personaggi del tempo, il tempo stesso, lo spazio, le leggi fisiche, l’Universo, le stelle... erano tutti prodotti della mia mente, persino l’esperienza sensoriale, una delle poche cose che avrebbe potuto dissuadermi da tale convinzione. Oggi realizzo come una percezione egocentrica tale da riservarmi un posto nella corte degli dei dell’Olimpo fosse tanto pericolosa quanto utile: sostituirsi ad un onnipotente non è mai saggio ma, ammesso che il mondo fosse una mia creazione, allora mi vedo costretto a servirmi di tale onnipotenza per tendere quanto più possibile alla perfezione del mio operato. Interessante sarebbe avere un parere a tal proposito da un Michelangelo scultore mentre libera il David dalla materia superflua di un blocco di marmo. Che fosse costruttivo o pienamente arrogante non ebbi modo di scoprirlo, giacché qualcosa mi tirò giù dalle quote vertiginose di quel piedistallo in cui mi ero presuntuosamente accomodato: arriviamo così a quell’autunno del 2010, anno in cui mi fu diagnosticato un tumore. Alla notizia, abbandonai gli studi universitari e interruppi la mia produzione artistica. Stavo per intraprendere una delle avventure più intense della mia vita. Per prima cosa mi dedicai alla lettura, prediligendo la saggistica. Presto fui circondato da testi che andavano dalla psicologia alla filosofia, dall’esoterismo al misticismo, dalla parapsicologia alle terapie regressive. Quindi conobbi l’interessantissimo mondo delle pratiche artistiche che mirano alla guarigione dello spirito: scoprii la psicomagia, la psicogenialogia, la metapsicogenealogia, lo psicorituale e lo sciamanesimo. La frequentazione di questo mondo mi indusse a familiarizzare con l’aspetto simbolico e rituale della realtà. Parallelamente studiai la dimensione psicosomatica delle malattie e del loro significato simbolico, che invece mi indusse ad assimilare la malattia non più come un nemico o un pericolo, bensì un efficace alleato e una preziosa occasione di crescita. Nel 2012 decisi di riprendere a dipingere. Avevo capito quanto la malattia fosse espressione esteriore del disagio umano, generato dalla frequentazione inevitabile di una realtà dualistica. Il mondo bipolare costringe a una scelta, e scegliere significa salvare delle cose a scapito di altre. Tale scelta è condizionata dal contesto culturale in cui si è inseriti, dall’epoca che si sta vivendo, dalla famiglia alla quale si appartiene. La scelta è un processo di selezione, quindi produce rifiuto, rifiuto accumulato in un angolo affinché il mondo possa essere bello e sano. E così come la sua natura semantica definita dalla stessa costola di Adamo, questa zona possiamo definirla “ombra”. La malattia insegna che l’ombra contiene tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno per sanarsi: evidenzia il lato oscuro e spaventoso dell’essere umano, offrendo l’occasione di confrontarsi con esso e quindi assimilarlo, integrarlo ed infine guarire. Interessante come gli autori dell’Antica Grecia simulassero tale condizione nelle tragedie attraverso la rappresentazione delle passioni umane, fatti gravi, sanguinosi o luttuosi, per sublimarli in un sentimento di pietà misto al terrore, ponendo così rimedio alle angosce umane. La malattia, in questo senso, ha un potere altrettanto catartico e se l’arte si imponesse riappropriandosi di questo valore, probabilmente esimerebbe l’uomo dalla ‘tragedia’ delle malattie. Il desiderio di conferire alla pittura tale funzione si concretizza in una serie di dipinti intitolata “H-OMBRE - L’UOMO E LA SUA OMBRA” realizzata nel biennio 2015/2017, in cui il mondo delle ombre appare contestualmente al mondo bello e sano. Nel lavoro attuale il proposito resta sempre lo stesso e lo studio parallelo, immediatamente successivo, del Tarocco Marsigliese, nel cui codice si fondono le tradizioni cristiana, ebraica, musulmana e cabalistica, pone simbolo e metafora al centro della scena. Sulla tela si raccontano storie, il paesaggio naturale lascia il posto a quello intimo delle emozioni e dei sentimenti, mentre la volontà infantile di associare il vissuto al presente riemerge. La convinzione di essere l’autore di questo dipinto dinamico chiamato esistenza è stata ripulita nel tempo dalla stratificazione dell’egocentrismo: ora appare in tutta la sua essenza e mi spinge ad agire nel presente, partendo da un’indagine del vissuto, alla ricerca di tranelli da risolvere e di valori da esaltare.

 
 

Manifestazioni

In corso…
Mostra Collettiva di Arte Sacra presso Basilica di San Sebastiano di Acireale (CT) organizzata dall'Associazione "Giuseppe Sciuti" di Zafferana Etnea (CT)

Luglio 2021
Mostra Collettiva "Concorso Nazionale Giovani Artisti del Mediterraneo" organizzata dall'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento con la direzione artistica di Paolo Giansiracusa.

Ottobre – dicembre 2020
Mostra Collettiva “LXIV Premio Nazionale di Arte Contemporanea ‘Basilio Cascella’ – Green Economy”, Ortona (CH)

Luglio 2019
Mostra personale “H-OMBRE – L’uomo e la sua ombra”, in occasione della Degustazione Enogastronomica “Stelle e Bollicine”, evento a cura di “Chef360” con la collaborazione con “Blanc Maison Etna, Relais & Charme”, presso “Blanc Maison Etna, Relais & Charme”, Mascalucia (CT).

Novembre2018
Premio (sezione Giovani) in occasione della Quinta Edizione del Premio Internazionale di Pittura “Giuseppe Sciuti” organizzato dal Comune di Zafferana Etnea (CT) con la direzione artistica di Paolo Giansiracusa.

Marzo 2018
Collettiva d’Arte Contemporanea “IMPRESSUM” organizzata da “Artisti Italiani” presso il Museo “Emilio Greco” di Catania.

Febbraio 2018
Mostra dei finalisti del Concorso “L’esotico non è mai casa mia - il viaggio” organizzata da “Circuiti Dinamici”, Milano.

Novembre 2017
Mostra personale “GENESICULO”, selezione di opere realizzate nel decennio 2005/2015 presso la Sala Consiliare del Comune di Acireale (CT).

Ottobre 2016
Mostra dei Finalisti del II° Concorso Nazionale di Arte Attuale EneganArt “Cambiamenti” promosso da Enegan Luce e Gas con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Regione Toscana presso Palazzo Bastogi.

Novembre 2014
Mostra Collettiva “Attimi di vita”, presso il Teatro Verdi di Maniago (PN).

Novembre 2012
1° PREMIO (categoria giovani) Premio Letterario “Scriviamoci con cura”, prima edizione - 2012, promosso dall’Istituto nazionale tumori CRO di Aviano (PN). Cerimonia d premiazione presso Auditorium Concordia di Pordenone in occasione del II Convegno di Medicina Narrativa, organizzato dal gruppo Patient Education del CRO.

Gennaio 2010
Mostra collettiva “Ottava Edizione della Biennale di Roma”, organizzata dal Centro Internazionale Artisti Contemporanei (CIAC) presso le Sale del Bramante a Roma.

Luglio 2009
1° CLASSIFICATO Terza Rassegna d’arte contemporanea organizzata dalla casa editrice “Bohémien” nell’Antisala Consiliare del Comune di Acireale.

Maggio 2005
Mostra Collettiva “Arte e sport”, presso i locali del Collegio Santonoceto di Acireale.

COLLABORAZIONI

In uscita…
Catalogo "Concorso Nazionale Giovani Artisti del Mediterraneo". Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento.

Ottobre 2021
Membro Onorario dell'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento.

Settembre 2020
Membro della giuria della Settima Edizione del Premio Internazionale di Pittura "Giuseppe Sciuti"

Novembre 2016
Membro della giuria della Quinta Edizione del Premio Artistico-Letterario "Espressioni di cura - Parole e immagini per narrare la malattia oncologica" organizzata dal CRO di Aviano (PN)

PUBBLICAZIONI

2020
Catalogo Concorso “LXIV Premio Nazionale di Arte Contemporanea ‘Basilio Cascella’ – Green Economy”, Ortona (CH)

2018
Catalogo Concorso “L’esotico non è mai casa mia - il viaggio”. Circuiti Dinamici”, Milano.

2016
Catalogo Concorso Nazionale di Arte Attuale Eneganart “Cambiamenti”. Palazzo Bastogi, Firenze, 2016.

2014
Racconto “La piramide infuocata” nell’antologia “Racconti corso di scrittura”, Nuove Edizioni Bohémien, Acireale, 2014 - www.nuoveedizionibohemien.it/index.php/lapiramide-infuocata-racconto-di-emanuele-montanucci/

2012
Racconto “Io e il mio primo maestro” nell’antologia di racconti “Scriviamoci con cura: pazienti oncologici raccontano come levare l’ancora con la scrittura... Intonazione all’estate che arriva” - I edizione -2012. Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, Aviano (PN), 2012. ISBN 9788897305033

2011
“Continueranno a fiorire stagioni: pensieri raccolti in un istituto tumori illustrati da giovani studenti”. A cura del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano e dell’Istituto Statale d’Arte-Liceo Artistico Enrico Galvani di Cordenons (PN), Aviano (PN), 2011. ISBN 9788897305002

2010
Catalogo Ottava Edizione della Biennale di Roma organizzata dal C.I.A.C., Premio della Cultura della Presidenza Consiglio dei Ministri. Sale del Bramante, Roma, 2010

 

 
 

Recensione di: Antonino Costa

«La pittura di Montanucci è una “pittura d’indagine” che con una potente lente iperrealistica penetra le trame delle coscienze capovolgendo in uno specchio concavo le realtà quotidiane che si riflettono mostrando il dorso, disvelando l’intimo più profondo, che riemerge in una visione onirica che trascina con sé lembi di surrealtà. Dissidi e contrasti affascinanti prodotti dalla mente in opposizione a se stessa. I suoi lavori sono un palcoscenico dell’assurdo-possibile. Per entrare dentro le sue opere bisogna affidarsi a un filo che, srotolato, permette il viaggio a ritroso. La pittura di Montanucci è il filo di Arianna che unisce realtà e sogno. L’euforia figurativa sfocia in mondi immaginari. I colori si acuiscono, i toni stridono, le forme si contorcono. Osservare, anche solo per qualche minuto, la sua pittura ci proietta dentro una visione labirintica che ci conduce in uno spazio profondo in cui figure misteriose si muovono in un ambiente che poco ha di naturale pur apparendo , a tratti, fortemente reale. Gli elementi sono associati spesso in modo imprevedibile, ma stimolante, ci inducono a una revisione della realtà, che ci proietta oltre le barriere della visione oggettiva e quotidiana. Importante è l’uso del titolo come ulteriore elemento estraniante che allo stesso tempo diventa chiave interpretativa. Parole che scavano nella mente dello spettatore e costringono a spalancare gli occhi dell’interiorità.»

 

Recensione di: Antonio Dentice d’Accadia

«Siculo, pittore contemporaneo, scenografo e scrittore, così innamorato della femminilità della compagna Gloria da stabilirla canone figurativo in molte opere, dominate – non a caso – dal rosso intenso, da quelle gradazioni di vermiglio e da soffi d’arancio in comune con i risvegli dell’Etna. Colori presenti nell’architettura di eruzioni stellari, dove finanche il nero siderale si fa luminoso. La donna eletta fuoco del vulcano, nella densità di magma colante e nelle scintille del cielo notturno.
Difficile, anche per il profano, non ricevere la suggestione delle idee del Montanucci, tradotte nei vocaboli di forme e colori, secondo la personalissima grammatica maturata all’ombra dell’Etna.»