Recensione di: Fiorenzo Rizzetto
Note critiche sulla mostra del pittore Giovanni Canestraro a Cittadella, tenutasi nel mese di settembre 2017 Nelle opere di Giovanni Canestraro. atmosfere. sensa2loni. vibrazioni armonie, composizioni. ma specialmente tante particolari immagini della natura - elementi evocati dal suoi stati d'animo e dalle sue emozioni - confluiscono in una specie di caleidoscopio cromatico dove gli impulsi, le percezioni e i colori, ma anche le ombre del suo mondo Interiore, s traducono sia In tonalità d'Immagine, sia In specchio della sua anima e della sua personalità artistica. È un personaggio, Canestraro, che non ha mai rinunciato ad essere se stesso. sia nelle opere, come artista. sia nei rapporti umani, come uomo; e con la forza della sua spatola e la sua istintività, ma in particolar modo con l'“eleganza dei suoi pennelli”, riesce ad essere raffinato anche nei segni, nell'accostamento cromatico e perfino nel contrasto degli effetti visivi. È una tecnica. la sua, che sembra racchiusa in un impasto materico ben dosato, e anche i colori sono equilibrati e ricercati, per creare quell'effetto o quella visione della sua anima sospesa tra sogno e realtà, tra vissuto e fantasia. Certamente, la gestualità del suo modo di dipingere accompagnano sia il segno del disegno, sia la realizzazione cromatica. Nelle sue opere (paesaggi, figure. nature morte, ritratti, composizioni astratte e simboliche), alcuni colori sono dominanti sugli altri e imprimono una vivacità tutta originale all'insieme compositivo, vedasi ad esempio tanti suoi paesaggi di influsso nordico. da fiaba, i suoi luoghi di mare e di montagna, le sue visioni di Venezia, ma anche le sue realizzazioni iperrealistiche. Mettendo insieme tecniche e anche correnti diverse l'una dall'altra. osserviamo ad esempio che in molti suoi quadri paesaggistici la natura è vista e vissuta nel ritmo delle stagioni, tanto è vero che anche i colori rispecchiano la luce delle stagioni. Tante altre opere hanno come punto di riferimento l'impreziosimento con la foglia oro, e ci sono tanti colori d'oro e soli dorati nel suoi paesaggi, oro che può simboleggiare l'Assoluto o Il Divino. In altre sue opere c’è persino un richiamo al sacro. vedasi una Maternità dedicata a Maria e a tutte le mamme. Ma più di tutto, ciò che caratterizza l'impianto tecnico espressivo sono l'effervescenza e la vitalità che si alternano nelle composizioni pittoriche con accordi caldi e persino certe "tensioni" che sono forse anche un punto di forza dellasua ricerca artistica. C'è in lui, insomma, il gustodi vedere con gli occhi oltre che con l'anima. Un'altra caratteristica della sua pittura è l'omaggio alla donna in particolare alla moglie, alla musa, alla modella che diventa un insieme compositivo pregnante di armonia e di espressività sentimentale. Se torniamo alle sue composizioni paesaggistiche , possiamo osservare che il rapporto con la natura è sempre un rapporto libero, lontano da stereotipi prefissati, e le sue masse di colore richiamano sempre alla tradizione veneta. Giovanni dipinge soprattutto per esprimere la sua visione della vita, e trascorre ore e ore nel piacere di provare, di vedere, di cambiare , di interpretare ma specialmente di sognare, per dar spazio al colore del cuore, i sentimenti e in particolar modo all 'opera pittorica come se fosse un figlio. Un'ulteriore caratteristica della sua pittura è sicuramente l'acqua, l'acqua dei fiumi, dei laghi, del mare, che si alterna agli spazi vedutistici della campagna e diventa un elemento espressivo che lega i suoi ricordi all'ambiente nel quale ha vissuto e a cui è ancora legato. Per quanto riguarda la pittura astratta, sono invece i simboli, certi simboli apparentemente insignificanti, che diventano i protagonisti della sua ricerca pittorica; simboli che possiamo interpretare in vari modi, ma che si rivelano una chiave di lettura importantissima per capire a fondo la ricerca di questo nostro artista, che non manca di studiare tanti artisti del passato (vedasi Kandinskij, ad esempio) e di rifarsi a qualche grande maestro di scuola russa. Per concludere, anche se non si può mai "finire di definire" l'arte di Canestraro, possiamo ricordare che in tutte le sue opere si trova sia la personalità dell'uomo, sia quella dell'artista legate al suo gusto di comunicare con l'arte stessa e al suo modo di sentire e di vedere; e tuttoquesto, forse, anche per emergere attraverso il gioco e la creatività del "bambino interiore".
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