Grande mostra permanente di arte, artisti ed espressioni artistiche, nessuna esclusa

Nicola%20Gradia

Biografia

Giuseppe Nicola Gradia, Geometra, Artista Autodidatta, amante del disegno Tecnico della Grafica e della Pittura fin da giovanissimo ha iniziato il percorso artistico prima con un’impronta tipicamente tecnica per conto di società di progettazione con la realizzazione grandi vedute Prospettiche e disegni a mano libera di fabbricati.

Negli anni ha continuato con passione il lavoro di disegno e pittura ed ha intensificato questa sua passione dopo aver conosciuto e frequentato il maestro Calabrese Enotrio Pugliese.

Per cinque anni ha prestato la sua opera come scenografo alla compagnia Teatrale Vibonese e più volte premiato in diverse rassegne teatrali Regionali come migliore scenografia.

 

Contatti

Sito Internet:

E-mail: g.gradia@icloud.com

E-commerce:

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/g.gradia

 

Visione artistica

Come artista Mi piace per lo più dipingere la mia terra in modo che i colori stessi identificano e fotografano con sufficiente realismo tutto il bello che mi circonda dal paesaggio agreste al mare alla natura.

 
 

Manifestazioni

Ha partecipato a molteplici mostre collettive e personali tra le più importanti (Spoleto, Soverato, Tropea, Filadelfia, Rassegna d’arte Città di Parghelia con oltre 60 artisti partecipanti, anno 2018 e 2019 terzo premio, Caria Comune di Drapia Palazzo Galluppi, Personale a Vibo Valentia Palazzo Gagliardi, Roma Palazzo Ferrajoli ecc. Le opere dallo stesso artista sono state oggetto di manifesti pubblicitari e tesi di laurea presso l’accademia di belle Arti Di Reggio Calabria, aventi come tema il territorio e la storia della sua terra.

 

 
 

Recensione di: Prof. Giuseppe Cinquegrana - antropologo

“L’opera di Nicola Gradia esprime e delinea nei suoi tratti artistici quella sensibilità dell’anima che passa attraverso spazi e luoghi come il borgo, le vedute d’insieme, l’aratura tra i vigneti, la natura morta rese con equilibrio scenico e buona struttura figurativa che proietta, con naturalezza e calde pennellate, l’identità della civiltà contadina del Mediterraneo."

 

Recensione di: Quotidiano Calabrese in un articolo della pagina ARTE del 18/Ott./2018

"Ad un primo sguardo le tele sembrano vere e proprie fotografie tanto è la cura sia dell’insieme che dei particolari. Quando però ti avvicini ad osservare quei paesaggi agresti o urbani suo tema preferito o quelle nature morte ti rendi conto con un certo stupore che sono quadri."